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Antonella Mascio

Antonella Mascio è Professoressa Associata in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso l’Università di Bologna. Da alcuni anni la sua ricerca si focalizza sulle serie tv e le relative audience-fan, con particolare attenzione allo studio degli spazi di discussione online. Fra i suoi lavori, i volumi Virtuali comunità. Uno studio delle aggregazioni sociali di internet (Guerini 2008) e The Size Effect: A Journey into Design, Fashion and Media (con Roy Menarini et alii, Mimesis International 2019).

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Sessione V - 31 maggio 14.00

La nostalgia delle (e nelle) serie tv

La nostalgia è un sentimento complesso, capace di attivarsi a partire da segni specifici ancorati nel passato e da situazioni, odori, modi di fare che funzionano come simulacro di un tempo che non c’è più. Il suo potere evocativo (e malinconico) e allo stesso tempo proiettivo (e talvolta ottimistico) è sempre più utilizzato nelle produzioni mediali. In alcune recenti serie tv l’aspetto nostalgico sembra prevalere – o porsi allo stesso livello – della storia e dei suoi protagonisti. Si tratta di prodotti le cui caratteristiche stilistiche vanno comprese in quella produzione televisiva che Jason Mittell definisce ‘complessa’ capace di racchiudere, in un solo insieme, una quantità di variazioni della forma seriale non concesse dal formato tradizionale. In questi testi gli elementi legati alla nostalgia si rintracciano sia nei particolari su cui si sofferma la macchina da presa, sia nel contesto generale che viene in-formato da un passato – ormai remoto – che strizza l’occhio costantemente al presente.

Uno di questi esempi è la serie The Americans (2013-18) in cui la nostalgia emerge seguendo più livelli narrativi, attraverso oggetti, abiti, dinamiche relazionali, ma anche brani musicali, eventi, personaggi che rimandano a specifiche ‘biografie culturali’. L’analisi che propongo si focalizza in particolare sull’ultima puntata nella quale l’addio fra alcuni personaggi funziona da chiusura di diversi percorsi narrativi. Il dolore provocato dal distacco, e la nostalgia che subito viene richiamata, sono le emozioni maggiormente rappresentate in scena. Allo stesso tempo, in maniera quasi speculare, l’effetto della fine provoca emozioni simili nelle audience osservate negli ambienti online, a testimonianza del fatto che la nostalgia opera una negoziazione tra memoria personale e collettiva

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