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Lucio Spaziante

Lucio Spaziante è Professore Associato in Filosofia e Teoria dei Linguaggi presso l’Università di Bologna, dove insegna Analisi dei Linguaggi Televisivi e Semiotica dei Media. Svolge attività di ricerca nel campo dei media, del linguaggio audiovisivo, della musica, delle culture giovanili. Fra le sue pubblicazioni, Sociosemiotica del pop. Identità, testi e pratiche musicali (Carocci 2007), Dai beat alla generazione dell’iPod. Le culture musicali giovanili (Carocci 2010), Icone pop. Identità e apparenze tra semiotica e musica (Bruno Mondadori 2016), This is (not) the end. Forme della fine tra serialità e narratività (con Roberta Bartoletti et alii, FrancoAngeli 2022)

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Sessione IV - 31 maggio 11.15

Let It Be. La riscrittura continua

Cosa succede quando si ‘rimette mano’ a un testo che ha già consolidato la propria ‘immagine’ nella memoria culturale? In quale misura si tratta di atti legittimi, e quali sono le conseguenze? L’intervento si interroga sulle forme di rigenerazione, insite in quei processi di risemantizzazione contenuti negli interventi postumi operati dagli autori sulle proprie opere.

In particolare, vedremo il caso dei Beatles e delle forme di riscrittura operate sull’album Let It Be, nelle varie versioni pubblicate a distanza di anni: a partire dalla versione primigenia – curata dall’ingegnere del suono Glyn Johns, e mai pubblicata – a quella canonica prodotta da Phil Spector nel 1970, alla versione alternativa intitolata Naked, realizzata nel 2003 da Paul McCartney, fino all’ultima edizione Super Deluxe dell’ottobre 2021. E al processo musicale si aggiunge anche la parallela riedizione audiovisiva - altrettanto rilevante ma di segno diverso – del film-documentario Let It Be (1970) realizzato da Michael Lindsay-Hogg, e ora ricostruito da Peter Jackson con il nome di Get Back (2021), per la piattaforma digitale Disney+.

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