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Marco Pedroni

Marco Pedroni è Professore Associato presso l’Università di Ferrara, dove insegna Sociologia della Cultura e Sociologia dei Media Digitali. Si occupa di industrie culturali e media digitali, con particolare interesse per i fashion media e la influencer culture. Tra i suoi lavori: Coolhunting. Genesi di una pratica professionale eretica (FrancoAngeli 2010), From Production to Consump-tion: The Cultural Industry of Fashion (Inter-disciplinary 2013), Fenomenologia dei social network. Presenza, relazioni e consumi mediali degli italiani online (con Giovanni Boccia Artieri et alii, Guerini 2017) e Fashion Tales: Feeding the Imaginary (con Emanuela Mora, Peter Lang 2017).

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Sessione IV - 31 maggio 11.15

Il tempo di Instagram e TikTok.
Processi di accelerazione nei fashion social media

L’industria culturale della moda ha un rapporto peculiare con il tempo. La moda contemporanea, fin dalla sua nascita, è segnata dalla temporalità delle collezioni, che scandisce i ritmi produttivi del settore; inoltre, come intuito già da Simmel nel 1911, la moda come manifestazione particolare e momentanea è soggetta a un ciclo che racchiude in sé la propria condanna a morte. L’affermazione dei social media nella moda ha confermato e anzi esacerbato la cultura dell’immediatezza tipica del settore: prima i fashion blog, poi i profili Instagram e TikTok degli influencer incarnano la ‘tirannia del nuovo’ che fa della moda un eterno presente, sempre transitorio e in costante aggiornamento.

Il contributo riflette sui fashion influencer come agenti di una nuova dimensione narrativa e temporale nella moda. In particolare, concentrandomi sui contenuti dei social media practitioners su Instagram e TikTok, metterò a fuoco quattro processi di accelerazione visibili attraverso i fashion social media: 1) Accelerazione algoritmica. Sfruttando e/o subendo le affordances delle piattaforme, gli influencer generano particolari forme di intrattenimento di natura paratelevisiva, con una produzione di immagini e video finalizzata a riempire un palinsesto per i propri follower; analogamente, TikTok disegna un flusso continuo di contenuti configurandosi come un ‘blob algoritmico’. 2) Accelerazione delle pratiche di produzione. La produzione di contenuti per i social media implica un’estrema velocità nel tempo di lavoro degli influencer, insieme alla rapida obsolescenza dei contenuti. 3) Accelerazione delle pratiche di fruizione. L’attività degli influencer alimenta un’economia dell'attenzione fondata sull'erosione del tempo dei follower, rinnovando le preoccupazioni per il tempo come risorsa degli utenti sfruttata e non remunerata. 4) Accelerazione dei processi comunicativi nell’industria della moda. L’istituzionalizzazione dell’influencing come pratica professionale ha determinato conseguenze sui giornalisti e i brand di moda, chiamati a ripensare la propria attività comunicativa in funzione della temporalità accelerata imposta dagli influencer.

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