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Marina Bianchi

Marina Bianchi è Professore Associato di Letteratura Spagnola presso l’Università degli Studi di Bergamo. Le sue ricerche si concentrano sulla poesia spagnola dei secoli XX e XXI e sulla scrittura di genere, ambiti nei quali si dedica spesso all’inter/transtestualità. Oltre a diverse curatele di opere letterarie, le sue pubblicazioni includono numeri monografici su Federico García Lorca (Quaderni Ibero-Americani, 2016) e sulla transtestualità (La nueva literatura hispánica, 2017), e i volumi Vicente Núñez. Parole come armi (Smasher 2011) e De la Modernidad a la Postmodernidad. Vanguardia y Neovanguardia en España (Editorial Renacimiento 2016).

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Sessione VII - 1 giugno 10.00

Derive transmoderne in Spagna.
Dalla crisi alla rigenerazione nella poesia verbale
e visiva del XXI secolo

L’intervento si aprirà con una breve riflessione sulla situazione caotica e frammentaria della Postmodernità di fine Novecento, illustrata con due poesie visive di Antonio Orihuela (Moguer, Huelva, 1965) e di Ana Rossetti (San Fernando, Cádiz, 1950). Seguirà una sintesi delle ripercussioni artistiche e letterarie del passaggio alla Transmodernità, nel solco tracciato dalla filosofa Rosa María Rodríguez Magda (Valencia, 1957) nel volume Transmodernidad del 2004. Il suo pensiero fornirà i fondamenti metodologici per l’analisi di alcune proposte rigenerative che recepiscono l’attuale necessità di riarmonizzazione e di superamento della crisi postmoderna. Molti autori spagnoli già noti negli anni Ottanta e Novanta accolgono il nuovo paradigma epistemologico nel XXI secolo, a volte in modo inconsapevole, lasciando che questo si rifletta sulle loro produzioni. Ne sono esempi alcune delle opere dei già citati Antonio Orihuela e Ana Rossetti, così come quelle di Rafael de Cózar (Tetuán, 1951 – Bormujos, Sevilla, 2014) e di Rafael Ballesteros (Málaga, 1938) di cui si analizzeranno due testi visivi e due verbali.

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