top of page
brilli.jpg

Stefano Brilli

Stefano Brilli è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dove insegna Analisi dei Linguaggi Internet. I suoi principali interessi di ricerca includono lo studio dell’irriverenza e della celebrità nelle culture digitali, il rapporto fra pratiche performative e social media e lo studio dei pubblici dello spettacolo dal vivo. Ha recentemente pubblicato nelle riviste Social Media + Society, International Journal of Performance Arts and Digital Media e Journal of Italian Cinema and Media Studies.

Logocleto nero.png

l ritorno dei ‘rimossi’.
Serializzazione e rigenerazione dei contenuti video nell’ecologia post-piattaforma

Sessione III - 30 maggio 16.45

L’attuale panorama digitale pone sempre più spesso gli utenti di fronte all’impermanenza dei contenuti. Sebbene la persistenza delle tracce digitali sia ancora una condizione di default maggioritaria negli spazi online, negli ultimi anni le temporalità del web sono virate maggiormente verso una condizione di presentismo e instabilità. Il moltiplicarsi dei contenuti live ed ephemeral, l’uso diffuso di strategie di scarsità artificiale per limitare l’accesso, nonché l’evoluzione verso assetti regolativi più severi e capillari, stanno incrementando lo sviluppo di tattiche con cui gli utenti contrastano tali forme di impermanenza. Sin dall’inizio del web partecipativo, il remix, la curation e il reuploading hanno fatto parte del repertorio di azioni con cui gli utenti organizzavano i contenuti video online e rigeneravano il loro flusso salvaguardandolo dall’obsolescenza; se in una prima fase si è trattato spesso di condotte in parziale contrasto con gli interessi dei produttori originari, ora queste stesse azioni sono anche al centro di forme di collaborazione e co-monetizzazione tra creator e follower. In questa presentazione verranno analizzate le pratiche di rigenerazione e serializzazione con cui gli utenti contrastano la sparizione dei contenuti video dei creator. Nella prima parte si osserveranno alcune caratteristiche cruciali dell’ecologia video post-piattaforma contemporanea, per capire come la circolazione dei video si muova a cavallo fra attributi platform-specific e connessioni trans-piattaforma. Nella seconda parte verrà proposta una classificazione delle forme di rigenerazione video riscontrabili online, le quali scaturiscono dai diversi tipi di obsolescenza su cui si basa la sparizione dei video: l’obsolescenza può essere dovuta alle affordance, ai processi di moderazione, all’auto-editing e alla memoria collettiva. Infine, nell’ultima parte, si osserveranno più da vicino le trasformazioni della pratica del freebooting (utenti che salvano, selezionano ed editano live temporanee) attorno alla piattaforma Twitch nel caso dello streamer italiano Dario Moccia

bottom of page